Vecchio camping

25 aprile 2013.

Il vecchio camping lungo la litoranea nord Brindisi-Apani, in un pomeriggio come tanti alla ricerca di spunti fotografici. Non ci sono indicazioni per arrivare, anche l’insegna ed il cancello sono coperti da vegetazione. Sul lato destro c’è un accesso, quindi entriamo. Anche il degrado ha il suo fascino, si sa, ma quello che vediamo è davvero troppo. Incontriamo subito resti di amianto in una delle costruzioni ancora in piedi. Nella prima struttura all’ingresso tracce evidenti di qualcuno che lo ha abitato dopo la chiusura: jeans appesi ad un filo, una giacca, un libro sulla guerra, un altro dal titolo “L’anno d’angoscia” . Nelle cucine resti di spezie e di conserve e un calendario fermo a gennaio 1991.

Poi un ammasso confuso di calcinacci, oggetti e utensili vari, come se fosse esplosa una bomba. Lo spazio è molto ampio, con diverse costruzioni immerse nel verde, alberi e fiori che crescono a dispetto del resto. Mi raccontano che per anni non solo i residenti hanno trascorso le vacanze nel camping, ma anche turisti, sportivi e militari. Poi un giorno tutto si è fermato. Come in tutta quella zona, un tempo meta turistica, dove nel raggio di pochi chilometri sono presenti solo ruderi e degrado.

Mi piacerebbe sapere da quando, mi piacerebbe sapere soprattutto perché.